Luca Rolandi

Europa indispensabile, ma serve nuovo inizio

Sulla "casa comune" incombono nuvole basse. La rinascita dei nazionalismi e la disaffezione verso l'Unione (che necessita di riforme) non devono far dimenticare gli indubbi successi conseguiti dal dopoguerra in ambito economico e politico, compresi 60 anni di pace.

"Europa indispensabile ma serve nuovo inizio"

La domanda che oggi i suoi cittadini e non solo le classi dirigenti si devono porre è questa: «Europa cosa diventerai? ». L’Europa «non esiste come stato di natura, ma deve esistere come frutto della nostra volontà. Né utopia né ideale romantico, ma convinzione realistica che deve farci pensare, per esempio, a una politica industriale europea, una difesa europea.