Il sogno della pace

redazione

Quando la pace fatica a farsi strada nei negoziati tra le nazioni, adotta altre vie per alimentare il suo sogno di profezia. Forse più nascoste. O semplicemente più umane. Incontri, abbracci, condivisioni di storie, volti e mani, sono corollario necessario per chi prepara la pace prima nei cuori. La pace è ancora utopia possibile se cercata negli sguardi di chi vive la guerra ogni giorno. Ecco perché il dossier che Segno nel mondo offre ai lettori (n. 1/2024, scarica il pdf qui accanto) si intitola Il sogno della pace

Perché la pace può essere, ancora oggi, utopia concreta, vita da costruire ogni giorno con l’”altro”, chiunque esso sia. Sono tante le testimonianze raccontate. L’Ac, sempre in prima linea, come sempre. Con l’Ucraina, in Terra Santa, nei convegni, nei libri, nei piccoli gesti di pace. La Chiesa italiana, e tutto quel variegato mondo delle parrocchie che si sforza per una cultura di pace da vivere nel proprio territorio.

A braccia aperte...Tutti a San Pietro

La copertina non poteva che essere dedicata al prossimo Incontro nazionale con papa Francesco. Il 25 aprile, infatti, il popolo di Ac incontrerà Francesco in Piazza San Pietro. Una festa ma anche un’assunzione di impegno, forti della sua parola, per gli anni a venire. Nei giorni successivi, infatti, circa mille delegati parteciperanno alla XVIII Assemblea nazionale dell’associazione: il segretario generale di Ac, Michele Tridente, ci spiega il cammino assembleare e i temi dell’Assemblea.

Poi, ancora altri racconti che offrono uno spaccato di società e di un’associazione viva, appassionata a “un noi” più grande. Ad esempio l’Ac diocesana di Roma ha completato l’opera di sistemazione del suo archivio, che ora è anche stato riconosciuto di interesse storico particolarmente importante. Sul fronte delle alleanze, inoltre, si irrobustisce ancora di più quella con Telethon: il presidente di Ac, Giuseppe Notarstefano, è stato ospite della Maratona Telethon su Rai1 lo scorso 16 dicembre.

L’Europa al voto

Tra i fatti salienti c’è l’Europa al voto. Gianni Borsa ci invita a riflettere per il prossimo 9 giugno, quando gli italiani voteranno per il Parlamento europeo. Ai cittadini spetta il compito di informarsi, evitando così l’errore di affidarsi per la propria scelta elettorale solo agli slogan sciorinati dai capi partito o ai post urlanti che viaggiano sui social Anche così, infatti, la democrazia europea potrà crescere e confezionare le risposte alle attese e ai bisogni reali di cittadini, imprese, enti locali e società civile dei Paesi d’Europa. Una “democrazia utile” di cui popoli, Stati ed Europa stessa hanno bisogno. 

Le rubriche

Per le letture il giornale consiglia Francesco di Assisi e i giovani di oggi e due libri appena editi dall’Ave. Il primo è un focus sull’Europa, a pochi mesi dalle prossime elezioni. L’altro è un affresco sulla spiritualità di Rut, la donna biblica che nei suoi incontri riesce a scoprire la presenza di Dio.

Continua con la pubblicazione della seconda parte un articolo di taglio storico di Paolo Trionfini che racconta la genesi, storica e sociale, del Codice di Camaldoli.

Battesimo e corresponsabilità, infine, è il titolo della rubrica Perché credere, affidata questa volta all’assistente centrale per il settore Adulti di Ac, don Oronzo Cosi. In cammino verso l’Assemblea nazionale, partendo dal significato profondo dal Battesimo. L’approfondimento di questo tema ci accompagnerà nei prossimi numeri di Segno nel mondo e sarà sviluppato in questa rubrica da diverse prospettive, a partire da quella battesimale.