Europa indispensabile, ma serve nuovo inizio
Luca Rolandi con un'intervista a Bernard Guetta
Sulla "casa comune" incombono nuvole basse. La rinascita dei nazionalismi e la disaffezione verso l'Unione (che necessita di riforme) non devono far dimenticare gli indubbi successi conseguiti dal dopoguerra in ambito economico e politico, compresi 60 anni di pace. «Per dare un segno di speranza a coloro che credono nell'Europa - spiega a Segno nel mondo il giornalista e intellettuale francese - bisogna dire che, oggi, la nostra unità è più che un'ambizione: è qualcosa di indispensabile per la nostra sopravvivenza sulla scena internazionale»