Nella rivista

Il futuro delle "Afriche"

«L’altissimo tasso di conflittualità che riguarda molti degli Stati africani di fatto impedisce lo sviluppo. L’unico vero grande business che nelle Afriche non conosce recessione è quello delle armi: nel continente non ci sono produttori, eppure è forse il luogo al mondo in cui la presenza di pistole e fucili è più diffusa e capillare».

«La pastorale non è fatta di inseguimenti»

«Si fa fatica a comprendere l’auspicio del Papa per una “Chiesa in uscita”. Qualcuno ha pensato: usciamo “fuori” a prendere i giovani per riportarli “dentro”. In realtà, la vocazione della Chiesa di oggi è uscire per abitare il mondo da cristiani mettendo al centro la cura, la condivisione, la fraternità prima che l’istruzione religiosa».

La vita comune, oltre disincanto e disperazione

«Ah Maestro, Maestro, non posso pensarci senza piangere. Capisci? Mi veniva detta la parola, quella che ogni essere umano attende da prima della nascita, la parola che lo giustifica d’esser nato […]. E sii tu benedetto, Maestro, per aver parlato. Da allora io sono un uomo nuovo. Capiscimi bene: non dico di essere migliore. No, dico: nuovo.