Volti, storie e pensieri dei nuovi responsabili nazionali
Qualche parola in più sui nuovi membri della Presidenza nazionale di Ac: volti e sogni a servizio dell'associazione
Qualche parola in più sui nuovi membri della Presidenza nazionale di Ac: volti e sogni a servizio dell'associazione
Rendiamo disponibile in pdf il dossier completo sulla scuola pubblicato sul numero 3/2021 di Segno nel mondo.
Dopo un anno a dir poco tribolato, la scuola – alunni, insegnanti e famiglie – inizia a pensare alla ripartenza di settembre. L’aspettativa è che la frequenza in presenza torni a essere la norma. La speranza, invece, è che il nuovo anno segni un momento di svolta definitivo nel rapporto tra scuola e Paese.
«Auguro all’Ac di essere sempre questa esperienza di vita bella che ho incontrato da piccolo. Il luogo dove si vive il dono dell’amicizia e della fraternità». Giuseppe Notarstefano, nuovo Presidente nazionale di Ac, si confida per la prima volta nel nuovo numero di Segno nel mondo: ambiente, politica e sinodalità le nuove parole di impegno per i prossimi anni.
Intervista a mons. Stefano Russo, segretario generale della Conferenza episcopale italiana.
Prosegue il viaggio nel Progetto formativo aggiornato. In questo numero mettiamo a fuoco, con Maria Grazia Vergari, cosa voglia dire formare laici cristiani che abbiano uno sguardo contemplativo sulla realtà, laici consapevoli che qualsiasi cosa accada, Dio è all’opera.
Proseguiamo con i nostri assistenti nazionali il cammino interiore sui sentieri della “speranza”.
Nel Vangelo di Luca, è la semplice presenza di Gesù a ravvivare la brace
Padre Pedro Opeka parla con Segno nel mondo dell’inattesa candidatura al Nobel per la pace. E racconta 50 anni di missione in Madagascar
«Recuperiamo la qualità della nostra dimensione comunitaria. Non facciamoci ingannare dalla visione di chiese semi-vuote a causa di questo tempo. Ricominciamo
dai due o tre che si incontrano nel nome del Signore».
Il priore generale dei Camaldolesi, Alessandro Barban, riflette sul post pandemia
Ecco perché l’Assemblea nazionale, anche se vissuta a distanza, costituirà un passaggio fondamentale per il cammino dell’Ac dei prossimi anni. Perché sarà chiamata a individuare le strade da percorrere, scegliere come percorrerle, e a chi affidare la responsabilità di farlo, concretamente, a livello nazionale.
«Per questo amo i ponti, perché permettono i collegamenti. Una delle più grandi emozioni che ho provato in vita mia è stato attraversare il ponte sul Reno, costruito su milioni di cadaveri», perché «quando ci si parla, si cresce, si ricostruisce, si genera».
Essere credenti oggi significa stare dalla parte dei più deboli, promuovere la giustizia attraverso l’economia e la politica, prendersi cura della “casa comune”, vivendo una conversione ecologica e un cambiamento degli stili di vita che è alla base di un mondo più giusto e sostenibile.