A settembre si cambia
Luca Bortoli con Patrizio Bianchi
Dopo un anno a dir poco tribolato, la scuola – alunni, insegnanti e famiglie – inizia a pensare alla ripartenza di settembre. L’aspettativa è che la frequenza in presenza torni a essere la norma. La speranza, invece, è che il nuovo anno segni un momento di svolta definitivo nel rapporto tra scuola e Paese.
Ne parla con Segno nel mondo il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che avverte: «Non dobbiamo tornare alla scuola di prima, ma costruire una nuova normalità che non dimentichi quanto è successo e, soprattutto, non lasci indietro nessuno».
Il dossier si arricchisce dei contributi del giornalista Paolo Ferrario, della segreteria nazionale Msac, del “docente digitale” Maurizio Semiglia e del pediatra Alberto Villani.