Ogni incontro è sempre fecondo

Fabiana Martini con Peter Ciaccio

«Per questo amo i ponti, perché permettono i collegamenti. Una delle più grandi emozioni che ho provato in vita mia è stato attraversare il ponte sul Reno, costruito su milioni di cadaveri», perché «quando ci si parla, si cresce, si ricostruisce, si genera». Un pastore metodista valdese racconta a Segno nel mondo, da Trieste, città di confine, il senso di un abbraccio con l'umanità che non esclude nessuno e dà speranza ai cuori