Guardiamo avanti

Alberto Campoleoni*

Tra le misure di sicurezza per l'esame di maturità e le luci e le ombre della didattica durante il lockdown, è necessario più che mai guardare al "dopo"

 

In questo periodo, parlando di scuola, non si può fare a meno di rincorrere l’attualità, che consiste sostanzialmente nelle disposizioni per far fronte all’emergenza sanitaria. E così le questioni riguardano le mascherine da portare all’esame di maturità, gli ingressi distanziati, le pulizie dei locali…
L’Esame di Stato, la Maturità – dal 17 giugno sono attesi a questa prova quasi 500 mila studenti – infatti, è ormai alle porte e concluderà un anno scolastico davvero eccezionale sotto tanti profili. L’elaborazione delle disposizioni del Ministero ha impegnato non poco esperti e comitati vari, per arrivare a delineare misure efficaci per garantire la sicurezza sanitaria per allievi e docenti e, nello stesso tempo, la possibilità di effettuare un esame – quello orale – in presenza, in aula, anche come tappa simbolica per la conclusione di un iter scolastico importantissimo come quello della scuola superiore. In presenza, naturalmente, “a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari”, precisa una nota del Miur.

Tra le misure di sicurezza per l'esame di maturità e le luci e le ombre della didattica durante il lockdown, è necessario più che mai guardare al "dopo"...

(per proseguire la lettura dell'articolo, apparso oggi sul Sir, cliccare al link https://www.agensir.it/italia/2020/05/21/guardiamo-avanti/)

 

*giornalista, esperto di scuola, Ac di Bergamo