La pandemia. E la speranza
«Siamo tutti chiamati a remare insieme». È il titolo dell’editoriale di Matteo Truffelli, presidente nazionale di Ac, nel numero 2 di Segno nel mondo, il trimestrale dell’Ac (preceduto da un video pubblicato sul web, all’indirizzo http://segnoweb.azionecattolica.it/video/come-abitare-questo-tempo ). In particolare Truffelli si sofferma sul dossier dedicato interamente al “come riprendere” dopo il lungo lockdown. «Questo tempo ci migliorerà se riusciremo a stare nella storia con gli occhi della fede».
E dopo il coronavirus? Che succederà?
Benedetti i balconi animati dalla pandemia, con gli italiani uniti a farsi coraggio. Benedetti medici, infermieri, poliziotti, commessi e magazzinieri, che ci hanno “custoditi” durante la quarantena. Benedetta la scuola on line, le messe in streaming, e anche gli smartphone e le loro app e le piattaforme e le chat che ci hanno consentito di stare in rete. Coronavirus è anche questo. Tempo inaspettato e opportuno per ripensare globalizzazione e sviluppo (Sandro Calvani e Gianni Di Santo, guarda il video http://segnoweb.azionecattolica.it/video/e-dopo-il-coronavirus ), per immaginare riforme di lungo periodo (Michele Tridente), investendo su lavoro, sanità e istruzione. È anche il tempo dell’interiorità̀ (Rocco D’Ambrosio), il più potente farmaco contro i virus delle paure e degli egoismi. E mentre un parroco (Massimo De Propris, guarda il video http://segnoweb.azionecattolica.it/video/dopo-il-lockdown-cristiani-più-partecipi ) racconta come ha celebrato durante i giorni del lockdown, il popolo di Ac si è dato da fare attraverso solidarietà̀ e vicinanza, aprendo nuove frontiere di fraternità.
In questo dossier, lo sguardo sull’Italia che ha necessità e voglia di ripartire.
Tanti altri contenuti interessanti in questo numero del giornale.
Innanzitutto perché i libri ci salveranno e perché leggere è terapeutico, educativo e formativo (Marco Testi), anche e oltre il lockdown; perché abbiamo l’opportunità ora di camminare (non correre) lungo i sentieri del nostra bel Paese (Carlo Finocchietti); perché non bisogna dimenticare il nostro amore per l’Africa (Dante Carraro e Michele Luppi) e chi in Terra Santa si adopera per la salute dei più piccoli (Lucia Corradin e Ada Serra). E mentre Francesco Del Pizzo, proseguendo il percorso di avvicinamento alla prossima Settimana sociale dei cattolici italiani nella rubrica “Il primato della vita”, ci offre una riflessione sulla casa comune come bene per tutti, don Fabrizio De Toni, assistente nazionale per i settore Adulti di Ac, nella rubrica “Perché credere” ci invita a prendersi cura del nostro cuore.
E la foto dell’ultima di copertina non poteva che essere dedicata a un’estate diversa. In sicurezza, a distanza, ma in profondità. Un’estate da inventare, anche per tutte le consuete attività estive dell’Ac.