la pace che speriamo

Da oggi disponibile on line il nuovo numero di Segno nel mondo. Tanti i temi affrontati: da un corposo dossier sulla “pace difficile, necessaria e unica strada” ai racconti di impegno e di vita dell’associazione in questo tempo complesso

La pace che speriamo. È la copertina del nuovo numero di Segno nel mondo (1/2023) disponibile da oggi on line, scaricabile in formato pdf e tra qualche giorno nelle case di tutti gli associati.

Il grido di pace che sale da ogni angolo del mondo sembra non trovare ascolto. E tutte le strade di pace sembrano ostruite da mostruosi egoismi. Dalla vicina Ucraina ai conflitti dimenticati, la priorità è far tornare la parola “pace” al centro del dibattito. E, al tempo stesso, comprendere più a fondo, e meno superficialmente, perché nel terzo millennio non si riesce a strappare la guerra dalla testa dei potenti, mentre i popoli desiderano soltanto convivere nella fraternità. La pace, inoltre, come nuova visione per un’economia green e sostenibile. La sicurezza energetica come prospettiva di cambiamento climatico, la scurezza digitale e l’importanza della salute: sono i temi del futuro per un’Europa più forte e coesa proiettata verso il Mediterraneo e l’Africa. Un’agenda che garantisca crescita, sviluppo e pace. Questo dossier di Segno nel mondo (che contiene diversi contributi: tra gli altri, articoli di Andrea Michieli, Patrizia Caiffa, Luca Jahier, Fabiana Martini, Lucia Capuzzi, Cecilia Dall’Oglio, Paolo Beccegato e l’editoriale di Annamaria Bongio) vuole aiutare a comprendere le tante dimensioni che alimentano conflitti locali e globali. 

Segno non dimentica Benedetto XVI, passato dal “paragrafo” della storia al “capitolo” dell’eternità, il quale lascia in eredità alla Chiesa un grande patrimonio di fede. L’assistente generale dell’Ac fa memoria di papa Ratzinger, l’innamorato di Dio. 

Spazio, inoltre, ai racconti associativi. I prossimi mesi vedranno l’Ac promuovere numerosi momenti di confronto e di crescita. Il tradizionale Convegno Bachelet cade in un momento di profondo ripensamento della politica e delle istituzioni, e ufficializzerà la nascita di un progetto/percorso di cultura politica. Anche il settore Adulti e il Msac hanno in calendario appuntamenti importanti per la vita associativa. Di recente, invece, il Mlac ha vissuto la Giornata per la progettazione sociale e l’Acr un ricco Convegno educatori. 

Nella sezione troviamo inoltre la presentazione del nuovo numero di Dialoghi e una preziosa ricostruzione dell’Ac di Pio XI. 

Il tempo di Quaresima consiglia un maggiore spazio dedicato alla lettura e alla meditazione. Da questo punto di vista, sono imperdibili le opportunità offerte dall’editrice Ave, con pubblicazioni a misura di ogni età. Segue un approfondimento a un interessante libro sulla figura di David Maria Sassoli. Come in ogni numero, consigliamo inoltre una meta che possa rigenerare corpo e spirito: stavolta, segnaliamo Trambileno e l’eremo di San Colombano. Per la rubrica “Discorso pubblico”, segnaliamo l’ormai irrefrenabile desiderio dei politici di “disintermediare” il rapporto con i cittadini. 

Infine, la rubrica “Perché credere” degli assistenti centrali di Ac. Con questo articolo iniziano un itinerario sul tema della cura a partire dai verbi di Evangelii Gaudium, 24. Il primo verbo è: coinvolgersi.