La testimonianza della coscienza
Nel tempo di Quaresima, proproniamo questa riflessione di mons. Gualtiero Sigismondi, pubblicata nel numero 1/2020 di Segno nel Mondo all'interno della rubrica Perché credere.
La coscienza può essere paragonata alla cripta di una chiesa basilicale: è la cripta della “basilica umana”, che riceve luce dall’alto. La coscienza è «un misterioso e tellurico sottosuolo in cui anima e corpo intessono, intrecciandoli, i loro fili». È una sorta di estuario, foce tipica delle coste oceaniche, in cui lo Spirito santo, con l’alternarsi delle sue maree, entra nel letto fluviale della libertà umana. La coscienza può essere paragonata anche a uno strumento a corde: la cassa armonica aumenta l’intensità del suono delle corde, pizzicate dallo Spirito, e ne caratterizza il timbro; la corretta tensione delle corde è assicurata dal “diapason” del magistero.