Riafferrare le relazioni
La sfida di questa tempo ibrido, metà pandemico metà endemico, con la guerra così vicina eppure così distante, è quella di riafferrare le relazioni, non lasciarle andare via, non considerarle secondarie rispetto alla mera riappropriazione di spazi e tempi liberi. Va vinta la tentazione di limitarsi a sopravvivere, o di ambire a vivere bene ma senza gli altri a dare troppo fastidio. L’estate è tempo propizio per raccogliere la sfida, e l’Ac dà il suo contributo con esperienze e incontri straordinari.
Il nuovo numero di Segno nel mondo, disponibile da oggi on line a questo link, si affaccia alla ripresa della normalità della vita con un ricco dossier e l’editoriale a firma del vice presidente del settore Giovani di Ac, raccontando di come oggi le relazioni tra uomini e donne, famiglie e singoli, vadano curate con attenzione. E bisogna volerle bene.
Le relazioni, ma anche il mondo e la società, vanno avanti. Segno nel mondo così dà uno sguardo all’attualità più stringente con una serie di focus dedicati: l’Ucraina e la sua candidatura a diventare parte integrante dell’Ue; una riflessione politica alla luce dei risultati delle ultime elezioni amministrative; un ritratto del cardinale Matteo Zuppi che è stato nominato lo scorso 24 maggio da papa Francesco presidente della Conferenza episcopale italiana; dopo trent’anni, la memoria delle stragi di Capaci e via D’Amelio, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: ne parliamo con Antonella Pappalardo, palermitana, che oggi presiede una sezione penale del Tribunale di Palermo.
Non manca un’ampia sintesi del Bilancio di Sostenibilità dell’Azione cattolica italiana. Il Bilancio è uno strumento che riesce a rappresentarla oltre i numeri, che indaga quei beni immateriali che l’associazione “produce”, o forse sarebbe meglio dire “semina”. Ne parliamo con il vicepresidente del settore Adulti, Paolo Seghedoni. La sezione dedicata all’Ac prosegue con la presentazione del numero 3/2022 di Dialoghi, il trimestrale culturale dell’Ac, che contiene un dossier su Cieli nuovi e terra nuova. Un passaggio lo merita l’Incontro mondiale delle famiglie, nonostante l’evento sia caduto proprio mentre era in chiusura il numero di Segno che state sfogliando.
Per la consueta rubrica annuale, Perché credere, don Fabrizio De Toni, assistente nazionale per il settore Adulti di Ac, spiega come sia impossibile per una autentica fraternità che essa si ripieghi su sé stessa, ingobbita, perdendo tempo a osservarsi l’ombelico. Alla fraternità appartiene una verità e un fascino che la spingono inesorabilmente e potentemente a diffondersi, a svilupparsi, a cercare modalità infinite per esprimersi.
La cover dell’ultima di copertina questa volta è dedicata a papa Francesco. La fragilità si fa annuncio, è il titolo: la foto ritrae papa Francesco durante l’udienza del mercoledì: sereno e sorridente nonostante sia costretto su una sedie a rotelle per il dolore al ginocchio.