Politica? Io sto con Greta
Confesso che quando penso al ruolo e alla presenza dei cattolici in politica, a me sembra un tema usurato, così come lo sono certi dibattiti ormai inutili e inconcludenti che hanno solo lo scopo di animare il dibattito all’interno di certi ambienti e poco più. La concretezza delle proposte è lasciata solo ai buoni pensieri. Voler rimettere insieme i cattolici in un unico contenitore è semplicemente una folle chimera.
Dopo la fine della Democrazia Cristiana, stagione unica e limitata storicamente, è velleitario pensare di rimettere i cattolici tutti insieme, appassionatamente. Ci sono troppi personalismi nel mondo cattolico e, al di là degli stimoli di qualche vescovo, la verità di fatto sta che la realtà è complessa, anche perché il nostro Paese è ancora un Paese dai mille comuni. Dobbiamo trovare ancora una centralità e poi siamo in una realtà da pensiero debole e poco appassionato e pensoso sul futuro, da Nord a Sud, da Est a Ovest.
In questi anni ho raccolto una quantità di articoli, interventi e relazioni sui cattolici e la politica, ma non ho trovato niente di nuovo sotto il sole. Ho scambiato alcune battute con il mio presidente di Ac, Matteo Truffelli, sul fatto che è stato invitato a parlare di politica con la "P" maiuscola in oltre trenta città del nostro Paese. Se da un lato è un gran bene che si discuta, dall’altro le riflessioni restano purtroppo confinate ai convegni e alla memoria.
Allora mi sono chiesto, visto e considerato che l’unico mio impegno recente in politica (fermo a dieci anni fa) è stato dedicato a un'associazione civica della mia città: io da che parte sto?
E la risposta che mi sono dato immediatamente è questa: io sto con Greta! Dovrei anche dire che sto con la Laudato si' di Papa Francesco!
Voglio solamente affermare che una politica seria parte dai problemi veri e quello che Greta propone è una cosa seria. Ma nel nostro Paese, nella nostra Europa ci sono altre questioni che di pari passo richiedono scelte politiche importanti. Credo fortemente che dobbiamo convertire la nostra vita, i nostri stili, non solo per salvarci ma per rendere più bello questo nostro Paese, questa nostra Italia, questa nostra Europa, questo nostro mondo.
Sono stufo degli sfruttatori di ogni tipo, dei signori della guerra, dei furbetti di quartiere, partendo da quelli che non dividono i nostri scarti quotidiani a quelli che parcheggiano senza rispetto, di quelli che evadono le tasse e di quelli che si arricchiscono sulla pelle dei poveri. Ricordo a questi ultimi che rubare ai poveri non è solo reato, è un abominio (c’è scritto nella Torah, Deuteronomio 24,14).
Spero che l’impegno di Greta si diffonda in tutto il mondo. Non serve una visione ristretta a un ambito, a un territorio, a un Paese o a un continente. Spero che Greta faccia nascere una politica davvero green in tutto il mondo. So di essere un idealista ma sono convinto che questa sia la strada da percorrere soprattutto per noi che ci diciamo cristiani, cattolici impegnati.