Quando il calcio si fonde con la preghiera
«Moreno, dato che fai l’allenatore, da domani ci sarebbero da allenare tre sacerdoti, puoi aiutarmi?». «Erano i primi anni 2000 ed il mio parroco di Follonica mi fece questa proposta – racconta il dottor Moreno Buccianti – inizialmente non colsi bene l’iniziativa ma di lì a poco nacque il progetto più bello della mia vita: la Selecao, la squadra nazionale di calcio dei sacerdoti, un’associazione no profit finalizzata alla promozione di attività in campo benefico e solidale».
Inizia così il racconto di Buccianti, ex calciatore e tecnico, oggi allenatore della nazionale di calcio sacerdoti dal 2005. Nel corso degli anni la Selecao internazionale sacerdoti calcio è cresciuta tanto, ora è al suo quattordicesimo anno di attività e ha già avuto modo di partecipare a oltre 470 manifestazioni in tutta Italia; attualmente la rosa dei giocatori è composta da 120 sacerdoti provenienti da tutta Italia, alcuni anche di nazionalità straniera.
Il 3 e il 4 dicembre a Roseto degli Abruzzi la Selecao, nello stadio comunale di Fonte dell’Olmo, sfiderà la Nazionale italiana jazzisti in un match sportivo che ha lo scopo di raccogliere fondi per realizzare 50 bagni nelle aree periferiche dell’India.
Ospite d’onore sarà monsignor Lorenzo Leuzzi che prima del calcio d’inizio della partita amichevole, fissata alle ore 15.00 di martedì 3 dicembre, benedirà tutti i presenti. In questa occasione ci sarà l’anteprima tra i ragazzi dei licei di Roseto degli Abruzzi mentre la sera ci sarà un concerto live organizzato dalla Nazionale italiana jazzisti.
«Lo sport è una ricchissima fonte di valori ed in questo caso diventa un luogo dove si sperimenta la gioia di competere per una causa comune – spiega l’allenatore – il nostro motto, infatti, non è vincere ma incassare per poter aiutare». Anche il Santo Padre riconosce che lo sport funziona da catalizzatore di esperienze di comunità e di famiglia umana. «Lo sport – prosegue sempre il Papa in una delle ultime dichiarazioni – può aprire la strada verso Cristo in quei luoghi o ambienti dove per vari motivi non è possibile annunciarlo in maniera diretta; e le persone, con la loro testimonianza di gioia, praticando lo sport in forma comunitaria possono essere messaggere della Buona Notizia».
«Lo sport è un elemento cardine per la Chiesa, da sempre vive negli oratori ed è motivo di incontro per centinaia di giovani in tutte le diocesi – continua Buccianti – e con questa squadra vogliamo portare il Vangelo e la carità anche attraverso una partita di calcio. Lo sport, infine, è una scuola per i giovani. Proprio loro devono imparare – conclude il mister – che i grandi risultati, nello sport come nella vita, li otteniamo sempre insieme, in squadra!».