Quel Padre Nostro che cambia la vita
Gianni Di Santo con Morena Baldacci
«Nella liturgia delle domus ecclesiae, nei primi anni del cristianesimo, la casa è santuario, la mensa è memoriale, il padre e la madre sono celebranti, gli stessi ministeri sono declinati in chiave “familiare” (il vescovo è padre). I gesti sacramentari sono essenzialmente “domestici”: il battesimo come “bagno”, i catecumeni diventano “neonati”, la tavola è “comunione”, l’eucaristia è “pasto”, la preghiera è “intimità”, la porta è “accoglienza”». Una teologa racconta a Segno nel mondo che recuperare questa liturgia dell’essere famiglia, è il primo passo che attende noi cristiani. Anche con l’aiuto della “preghiera delle preghiere”