Sarà vera Assemblea
Sarà vera assemblea. Con questo titolo si apre il nuovo numero di Segno nel mondo – disponibile ora on line – che arriverà nella sua versione cartacea nelle case appena prima della prossima XVII assemblea nazionale dell’Azione cattolica italiana. Che, questa volta, sarà on line. Dal 25 al 2 maggio, infatti, i delegati saranno riuniti attivamente sul web per discutere dei prossimi impegni associativi e rinnovare le cariche nazionali. Ed è dedicato proprio all'Assemblea l'editoriale del presidente nazionale Matteo Truffelli.
Nel giornale la fase assembleare e congressuale viene raccontata sotto lo sguardo di Armida Barelli e di Rosario Livatino. Non manca uno spazio, curato da Paolo Trionfini, stabilmente dedicato alla storia dell’Azione cattolica. E un’attenzione specifica, curata dall’area della Promozione associativa, all’Ac che “si fa” concretamente in tempo di Covid. Perché in questi mesi non ci si è mai fermati.
Il dossier è dedicato al lavoro. Più l’epidemia colpisce duro, più l’equilibrio si fa fragile. L’equilibrio tra protezione, debito e futuro. L’equilibrio tra il lavoro che c’era, il lavoro che c’è e quello che dovrà esserci. Il dossier cerca di non scappare dalla realtà: ci sono degli anestetici che stanno lenendo le ferite del mercato dell’occupazione, ma l’effetto mano a mano finirà e dovremo farci trovare pronti con cure vere ed efficaci.
Ci aiutano a riflettere Francesco Riccardi, caporedattore centrale del quotidiano Avvenire, che ci vincola a dati che già ora sono pesanti; Tommaso Marino, responsabile nazionale Mlac, che prova a tracciare una prospettiva di senso; e Sandro Calvani, tra i massimi esperti di cooperazione internazionale, che ci allarga alla prospettiva globale.
E poi ancora storie, volti e riflessioni dal mondo, dall’Europa, dal Paese e dalla vita della Chiesa. In questo numero, in particolare: un dialogo con il priore dei Camaldolesi Alessandro Barban sulla comunità cristiana dopo il Covid; un punto sui vaccini con il microbiologo Carlo Federico Perno; l’intervista a padre Pedro Opeka, a sorpresa candidato al Nobel per la pace. Ma il menù è ricco: sport, tecnologia, non profit, integrazione, donne, famiglia, letteratura e itinerari spirituali.