«Perché amo la teologia della porta accanto»
Il tempo del Covid «ci regala spazi di nuovo, sogni sulla Chiesa, atteggiamenti con la terra e il creato più aperti. Il sorriso, la speranza gioiosa, l’allegria, la fraternità, e soprattutto l’immaginazione, potrebbero essere il traino per un carretto che, pur in salita, è pieno della misericordia di Dio».